Vai al contenuto
Home » Blog » NON E’ TUTTO “ASI ORO” …QUELLO CHE LUCCICA…

NON E’ TUTTO “ASI ORO” …QUELLO CHE LUCCICA…

Una domenica di luglio, ma non una qualsiasi.

E’ da un anno che aspetti questo momento.

Sembra essere tornati al tempo dell’esame di maturità.

Mesi e mesi di ricerche, studio e preparazione.

Ogni rigattiere, collezionista o accumulatore seriale di pezzi di ricambio originali della tua “amata”, è stato preso d’assalto e quasi martirizzato insieme al meccanico, al carrozziere e/o al tappezziere di fiducia, per ottenere la perfetta corrispondenza della tua auto alle caratteristiche con le quali è stata prodotta all’epoca.

E’ una rincorsa alla perfezione, all’originalità, alla conformità.

E’ la tanto attesa, agognata, temuta “seduta” d’esame della “Commissione ASI” . Colei che definirà per sempre se la tua auto pluritrentennale (di solito), è fuori o dentro quel magico confine della targa “ASI ORO”.

Per chi è esterno a questo mondo fatto di accaniti sognatori di opere d’arte su quattro ruote, conservate con tanto tanto amore fino ad oggi, difficilmente potrà capire le ansie e le vere e proprie sofferenze del collezionista.

Passare l’esame della “Commissione ASI” è come essere “promossi” alla fine di un lungo, faticoso e costoso ciclo di studi.

Il nostro Circolo Pontino della Manovella di Latina, rappresentato e condotto dal Presidente Roberto Chiavelli e dal Vice Presidente Aldo Compagni, con l’aiuto instancabile del veterano e preparatissimo Gianni Lissandro insieme al prezioso Paolo Iacobini, coordinati nei consigli e per la logistica dall’instancabile Antonio Fraioli, hanno dato tutte le loro energie per coadiuvare i Commissari ASI designati da Torino nei fratelli Verzaro e negli altri preparatissimi colleghi.

Certo, vista la data del 28 luglio, mai ci saremmo aspettati di trascorrere una domenica di esami sotto grandine e pioggia, ma la logistica offerta dal C.S.A. (Centro Revisioni Auto di Latina) in particolare nella persona di Franco Serra, ha fornito tutto il necessario affinché le operazioni si svolgessero nel migliore dei modi.

Ogni “gioiello” più o meno perfetto (…ogni scarrafone è bello a mamma soja…), esaminato in ogni dettaglio, è stato oggetto di lunghe spiegazioni, di comprovata originalità e di numerose discussioni che però alla fine hanno dato comunque il loro risultato positivo. I risultati di giudizio finale, se negativi, sono stati importanti perché hanno dato modo di far crescere nel dibattito il livello di conoscenza culturale su quel modello di auto di quell’anno specifico e, se positivi, di far apprezzare la cura e la dedizione del fortunato proprietario del veicolo che con i suoi sforzi ha contribuito tangibilmente a diffondere correttamente un vero “pezzo di storia dell’automobilismo”.

Insomma, una grande giornata particolare che, a torto o a ragione, ha dato modo anche ai numerosi appassionati “non proprietari” presenti, di assaggiare la storia e la cultura che c’è dietro questa magica passione che ogni anno, con numeri crescenti e modelli sempre più interessanti, il nostro Circolo cerca di promuovere, divulgare e diffondere ormai su tutto il territorio del Centro Italia la “febbre della cultura automobilistica storica”.

“Gianni” (Giacomo Saverino)